In che modo i social network influenzano il nostro cervello

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Sai come i social network influenzano il nostro cervello? Sarebbe bello saperlo, dal momento che la maggior parte della popolazione mondiale è diventata un’abituale utilizzatrice di questo fenomeno tecnologico per i quali, persino, sono in molti ad affermare di non poter più vivere senza.

Ci sono persone che trascorrono minuti, le ore e, in alcuni casi, anche i giorni dietro un dispositivo attraverso il quale si collegano con i diversi social network. Sebbene non possa essere percepito ad occhio nudo, la realtà è che il nostro senso di percezione e persino il modo in cui leggiamo sta cambiando. L’evoluzione della tecnologia ci sta dicendo che dobbiamo adattarci rapidamente alle abitudini che non avevamo prima.

 

Cosa produce in attesa della risposta di un messaggio di testo

Gli esperti dell’argomento dicono che la dopamina, una sostanza che si trova nel cervello e correlata a comportamenti che creano dipendenza, produce un effetto incredibile sul nostro cervello quando riceviamo un messaggio di testo. Sebbene sia difficile da credere, affermano che una parte del cervello è eccitata come se stessimo usando cocaina o eroina.

Gli studi condotti dall’Università di Calgary concludono che i messaggi di testo influenzano la nostra capacità linguistica di comprendere e catturare le parole e che il vocabolario è ridotto in termini di ricchezza di parole da usare rispetto alle persone che non usano i messaggi di testo.

 

Social network e memoria

Sono in molti ad asserire che la memoria, con il tempo, si sia ridotta, poiché abbiamo preso l’abitudine a ricorrere ai motori di ricerca ogni volta che non ricordiamo una data o un evento invece di usare la memoria. Il tutto si traduce in un modo artefatto di ricordare gli eventi.

Nonostante tutto, sembra che, secondo uno studio dell’UCLA condotto nel 2008, gli anziani – tra i 55 e i 76 anni – che usano Internet abbiano migliorato le proprie capacità cerebrali.

Un altro studio, invece, ha rivelato che le persone amano parlare di sé stessi e, quando lo fanno, l’area del cervello legata alle ricompense è molto coinvolta, ma non quando parliamo di altri.

 

Facebook

A Facebook è associata ad una riaffermazione della personalità, come quando il famoso Mi piace entra in gioco e tutti ci aspettiamo dagli altri una spinta data da quell’agognato pollice come prova di un modo molto moderno di ottenere approvazione.

In qualche modo, suscita anche invidia e sembra persino essere responsabile dell’inciampare di alcuni in casi di depressione. Poiché possiamo osservare quanto hanno successo gli altri, quanto stanno facendo bene o l’ultimo successo raggiunto, si scatena in noi un insopportabile confronto di adeguatezza e inadeguatezza.

Gli esperti raccomandano che, sebbene non sia la soluzione fare a meno dei social network, è bene però fare delle pause quando sappiamo di aver trascorso più di 40 minuti online o ad inviare messaggi di testo. Il tutto potrebbe essere magari condito da “usanze” tipicamente fuori moda, come camminare o prendere una boccata d’aria fresca.