L’aspetto “social” dei social network potrebbe essere già finito (e non ce ne siamo nemmeno accorti)

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Facebook è diverso e più simile a TikTok. È diventato più una piattaforma di contenuti e prodotti che un social network. Ma non è il solo social media a modificarsi, evolversi secondo il gusto degli utenti. Al tempo stesso, se quel che dobbiamo leggere in bacheca, se quel che ci viene proposto è frutto dell’opera di un algoritmo, qualcosa da chiederci forse c’è. 

 

Gusti e preferenze di un algoritmo

Questo aggiornamento non è nuovo ma, anzi, abbiamo cominciato a scoprirlo negli ultimi mesi. E’ stata la stessa Meta ad aver informato che il feed iniziale di ciascun utente avrebbe iniziato a mostrare pubblicazioni suggerite da un algoritmo.

Questo algoritmo, nel corso delle settimane, ha presentato quel che il sistema Facebook ritiene che l’utente preferisca vedere e con cui interagire. In altre parole, quando accedi, molto probabilmente vedrai una serie di brevi video e storie più popolari.

Sì, è più simile a TikTok

E perché voglio sottolineare questo cambiamento Perché questa decisione cambia il paradigma di Facebook – che non sarà più tanto un social network quanto una piattaforma di contenuti e product discovery, intrattenimento e shopping.

Quello che ci apparirà su Facebook, da qui in avanti, non sarà più solo il contenuto personale dei nostri amici o condiviso da chi è un nostro contatto. Il social network inizierà ad ignorare amici e familiari per competere con TikTok. Perchè l’essenziale sarà mostrare quello che voi “gli avete insegnato” sulle vostre preferenze.

 

Insomma: è questa la fine del “social” dei social network?

La domanda è complessa. Il che rafforza, tuttavia, il fatto che l’elenco degli amici su Facebook non scomparirà. Ma Meta giustifica il cambiamento con il fatto che gli utenti hanno più controllo e potere su ciò che vedono.

Inoltre, è stato creato un “trucco” chiamato cronologia. Ovvero l’utente potrà scegliere di vedere le pubblicazioni più recenti, invece di vedere cosa decide l’algoritmo. È un modo per Meta di sfuggire a possibili avvertimenti da parte degli organismi di regolamentazione. L’azienda sta investendo meno nei contenuti delle notizie per fare spazio ai “creatori”.

Ma quello che dico sempre: non sarà un post, un vostro post copiato e incollato e scritto da chicchessia, che inneggia ad una ribellione all’algoritmo, a tutelare le vostre preferenze. Sarà la piattaforma ad adeguarsi, in maniera meccanica e guidata sul tempo, in merito a tutto quel che combinate su Facebook.