Un team di esperti della Royal Society for Public Health (UK) ha condotto un sondaggio su un campione di 1.479 giovani tra i 14 e i 25 anni per constatare l’eco dei popolari social network – come Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat e Youtube – sulle loro vite. Si è approfondita l’analisi in termini di ansia, solitudine, a depressione, molestie, l’immagine del corpo e la paura di perdere qualcosa.
Mese: Giugno 2017
Come disintossicarsi dalla iperconnettività
Pochi eventi mettono “ko” chi è realmente “drogato” di Internet. Pensiamo, ad esempio, alla “caduta” di WhatsApp un mese fa, quando il servizio di messaggistica istantanea più utilizzato quotidianamente in tutto il mondo da oltre un miliardo di persone ha smesso di funzionare. Molti utenti sono caduti in una sorta di depressione e stato d’ansia tipiche … Leggi tutto
La pubblicità: evoluzione e attrazione, dalla radio alla TV e Internet
C’è chi sostiene che l’atto di fare pubblicità sia, in realtà, una tendenza molto naturale. Ci sono colori e forme meravigliose; canzoni ed anche esseri umani felici e sereni. E, questo, nel tentativo di convincere gli altri. Questa è la la pubblicità.
Dopo un attacco terroristico, i social media possono fare più danno che bene
Come condividere informazioni su un attacco terroristico sui social media aiuta i terroristi a diffondere il loro messaggio. Facciamo una riflessione. Non è proprio questo che vogliono? Dopotutto, la parola “terrorismo” ha come origine il “terrore”. E sui social media tutto si diffonde. E noi facciamo il loro gioco.
Stop al razzismo e all’ignoranza sui social network
Perché diffondiamo l’ignoranza sui social network? Perché tutti si sentono portavoce e opinionisti di quanto accade nella vita? Tutto scorre, tutto è social. Anche l’ignoranza. Che scorre. Fluisce.