Nell’era dei social media e della condivisione istantanea, scattare fotografie è diventata un’attività quotidiana per molti di noi. Tuttavia, secondo un recente studio, la maggior parte delle foto che scattiamo non sono importanti per noi stessi o per gli altri.
Il rapporto, condotto da alcuni esperti in psicologia e tecnologia, ha dimostrato che solo il 1% delle fotografie scattate è effettivamente importante e significativo per noi e per la nostra vita. La maggior parte delle altre foto sono considerate di scarsa importanza e spesso vengono dimenticate poco dopo essere state scattate.
Ciò che emerge da questo studio è l’importanza della qualità rispetto alla quantità. Invece di scattare un gran numero di fotografie, è meglio concentrarsi sulla cattura di momenti significativi e importanti, che possano essere conservati e rivissuti nel tempo. In questo modo, le fotografie diventano un vero e proprio strumento per raccontare la nostra vita e conservare i ricordi più importanti.
Inoltre, il rapporto sottolinea anche l’importanza di prendersi il tempo per guardare e selezionare le proprie foto, piuttosto che condividerle immediatamente sui social media. In questo modo, si ha la possibilità di scegliere le migliori foto e di eliminarne quelle meno importanti, creando così un album fotografico più significativo e di valore.
In sintesi, scattare fotografie è un’attività piacevole e divertente, ma è importante concentrarsi sulla qualità rispetto alla quantità. Prendersi il tempo per selezionare e conservare le foto più importanti ci permette di creare un vero e proprio album dei nostri ricordi, che ci accompagnerà per tutta la vita. Sebbene la sete di Like sia dietro l’angolo a la nostra dipendenza da essi sia un fatto conclamato, è bene riflettere su questo aspetto. E considerare che se non interessa a noi…