È da codardi nascondere la propria identità online?

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Si risponde ai blog, alle notizie lette e su altri siti online riguardo qualsiasi cosa attraverso un nome falso. La domanda è: perché? Perché nascondersi? Nel corso degli anni, sui vai blog che ho “partorito” e sui diversi siti sui quali ho scritto, ho scoperto che i post più velenosi, cattivi e incivili erano scritti quasi sempre da persone “nascoste” dietro un nome falso. C’è semplicemente un rifiuto di responsabilità quando si invia un commento da anonimi. Questo è probabilmente il motivo per cui molti siti iniziano a richiedere l’uso di nomi reali se si desidera rispondere.

Non molto tempo fa, il direttore marketing di Facebook (e la sorella del fondatore Mark), Randi Zuckerberg, ha annunciato che l’anonimato “dovrebbe essere eliminato”. In quell’occasione, aggiunse: “Penso che l’anonimato su Internet debba essere evitato. Le persone si comportano molto meglio quando hanno i loro nomi reali in evidenza. Penso che le persone si nascondono dietro l’anonimato e credono di poter dire tutto ciò che vogliono dietro le porte chiuse”.

Credo che se tutti noi postassimo o commentassimo sotto nomi reali, il livello di cattiveria diminuirebbe e il livello complessivo di discussioni e conflitti diminuirebbe, per veder aumentare, al contrario, opinioni e scambi di punti di vista. In particolare, le persone dovrebbero essere sensibilizzate ad essere responsabili delle loro opinioni, delle accuse e delle idee.

Agli albori di Internet, tutti si preoccupavano degli stalkers. Ma, oggi, semplicemente regolando le impostazioni di Facebook si finisce per non essere più preoccupati di chi ci legge, segue o spia. Ma è bene che, interagendo, si faccia sapere chi si è. Basta, dunque, a tramonti o profili dietro l’immagine di questo cantante o attore. O, volete mettere? Quell’uovo inquietante sul profilo anonimo di Twitter.

A mio parere, è un comportamento da codardo. Cosa ne pensate?