Se usiamo i social network per pubblicare le fotografie della nostra vacanza o per comunicare con i nostri clienti, la linea tra personale e professionale può a volte essere sfocata, sfumata, debole. Un discreto numero di studi recenti hanno messo in evidenza il livello di contenuti pubblicati sui siti di social networking qualificati di professionisti – in questo caso medici (che postavano imprecazioni, fotografie di natura sessuale o violazioni della riservatezza dei dati medici dei pazienti). Anche se questo comportamento è stato osservato in diverse fasi della ricerca, i livelli di comportamento riprovevole erano più elevati tra professionisti e medici neolaureati.
“Qualsiasi medico che usa i social network deve essere consapevole riguardo la protezione delle informazioni private del paziente, compresi gli account personali”, riferisce Toni Brayer, CEO di Sutter Pacific Medical Foundation di San Francisco.