Chi è il brand journalist e cosa fa: la nuova era del giornalismo che racconta le aziende

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Le grandi aziende come HSBC, Coca-Cola e American Express hanno sviluppato sui propri portali diversi contenuti, una tendenza che cresce man mano che i mezzi di comunicazione asfaltano qualsiasi altro espediente pubblicitario. Prima le aziende erano solo una “notizia”, ora la “fanno”. La comunicazione aziendale si è spostata dal comunicato stampa ai portali interni con uno sviluppo autonomo e in grado di tenere il passo e, addirittura superare, le pubblicazioni dei media mainstream.

Grandi marchi come i già menzionati Coca-Cola, American Express ed HSBC, ma anche Intel e Credit Suisse stanno scavalcando giornali e portali da intermediari per raggiungere il pubblico e i clienti con studi, analisi, blog e contenuti multimediali. E’ il giornalismo di brand, di marca.

Più che una dichiarazione

Global Connection’s è il portale di notizie HSBC, dove si possono leggere i contenuti del Wall Street Journal. Ma non solo, contiene le sue analisi e le relazioni in materia di finanza e di business, che racconta il settore in crescita. Nasce da una chiara necessità nel mondo degli affari di ottenere informazioni più accurate ed equilibrate sulle questioni del commercio internazionale.

Coca-Cola Journey ha rivolto la sua home page in una rete di blogger che parlano di vari argomenti. Possono essere richiesti e cercati da nutrizionisti e utenti di ogni tipo. “Mentre Coca-Cola Journey rimane il sito aziendale con comunicati stampa, informazioni per gli investitori, report aziendali e di lavoro, il design editoriale è ora più simile a una rivista digitale di un sito web“, afferma Ashley Brown, direttore della comunicazione digitale di Coca-Cola Company.

Il concetto di giornalismo marchio non è esattamente una novità. American Express ha lanciato nel 2007 Open Forum, una consultazione del sito di networking “creato per rispondere alle esigenze degli imprenditori”, dice un portavoce di American Express. Il sito ha attualmente più di 190.000 seguaci su Twitter.

Concorrenza ad un giornalismo in declino

Il boom che sta investendo il brand journalism coincide con un certo declino del giornalismo tradizionale. Questa tendenza si diffonderà principalmente a causa della profonda crisi che affligge gli intermediari tradizionali utilizzati dalle aziende per diffondere i loro messaggi. La crisi è il risultato della loro perdita di credibilità, la caduta degli investimenti pubblicitari e, soprattutto, la difficoltà di adattarsi all’ambiente digitale e la sovrabbondanza di informazioni che fornisce.

 

Questa situazione sta sfruttando il brand journalism, dato che le aziende investono risorse per creare siti, reti e assumere i giornalisti per creare contenuti coinvolgenti e avvicinarsi direttamente ai loro clienti. Presentando un brand attraverso le storie che il cliente vuole raccontare, si cerca di identificarsi con esso e avere più intimità.

Ci sono aziende che utilizzano i mezzi di comunicazione per trasmettere una visione della realtà interessata che avvantaggia i propri affari e interessi politici. Questo obiettivo di influenza, che è l’essenza stessa del giornalismo e non deve essere negativo, è possibile controllarlo ogni mattina, quando si aprono le pagine di un giornale. Ed è evidente.

Se hai domande in merito o hai bisogno di un brand journalist per la tua azienda, contattami.