Disturbo ansioso depressivo misto: cos’è, cause e come si cura

Una diagnosi ancora discussa, ma molto diffusa

Ansia o depressione? A volte non è così semplice distinguerle. Ci sono casi in cui i sintomi delle due condizioni si intrecciano, si alternano e si sovrappongono senza che nessuna delle due prenda davvero il sopravvento. È qui che si colloca il disturbo ansioso depressivo misto, una condizione clinica complessa, non sempre riconosciuta ufficialmente nei manuali diagnostici, ma molto presente negli ambulatori e nei contesti di assistenza di base.

Cosa si intende per disturbo ansioso depressivo misto?

È una condizione in cui ansia e depressione coesistono, ma in forma lieve o moderata. I sintomi non sono così intensi da permettere una diagnosi autonoma di disturbo depressivo maggiore o di disturbo d’ansia generalizzato, ma nel loro insieme possono generare un disagio significativo, sia sul piano personale che lavorativo e relazionale.

Si tratta di una diagnosi di confine, utilizzata soprattutto quando il paziente presenta un quadro clinico sfumato, ma comunque debilitante.

Sintomi principali

Per parlare di disturbo ansioso depressivo misto, devono essere presenti per almeno un mese sintomi come:

  • Irritabilità, tensione, affaticamento cronico
  • Insonnia o sonno disturbato
  • Preoccupazioni costanti o pensieri negativi
  • Bassa autostima, pessimismo, senso di colpa
  • Disturbi somatici: tremori, tachicardia, problemi gastrointestinali
  • Ipervigilanza o sensazione costante di pericolo

Il tutto, spesso accompagnato da pianto facile, mancanza di energia e difficoltà di concentrazione.

Perché si manifesta? Le possibili cause

Le origini del disturbo sembrano essere multifattoriali, come per molte altre condizioni psichiche:

  1. Cause biologiche: alterazioni nei sistemi neurochimici legati a serotonina, GABA e norepinefrina. Alcuni pazienti presentano, ad esempio, un’eccessiva attivazione del sistema noradrenergico, che può spiegare sia l’ansia che i cali dell’umore.
  2. Fattori genetici: in alcune famiglie esiste una predisposizione comune per entrambe le patologie.
  3. Fattori psicologici e ambientali: eventi stressanti, isolamento sociale, lutti o condizioni di vita precarie possono agire come fattori scatenanti.

Chi colpisce e quanto è diffuso?

È difficile ottenere una stima precisa, anche perché il disturbo spesso non viene diagnosticato correttamente. Tuttavia, alcune ricerche indicano che fino al 10% della popolazione generale può esserne colpita, con una prevalenza che sale fino al 50% nei contesti di medicina generale.

Molte persone che si rivolgono al medico di base per disturbi psicosomatici — come mal di stomaco, tachicardia, stanchezza persistente — potrebbero in realtà soffrire di una forma mista di ansia e depressione.

Come si cura il disturbo ansioso depressivo misto?

Il trattamento può includere interventi psicologici e farmacologici, a seconda della gravità dei sintomi.

✅ Psicoterapia

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è uno degli approcci più efficaci. Si articola in diverse fasi:

  • Tecniche di rilassamento e respirazione diaframmatica per gestire l’ansia
  • Attivazione comportamentale per stimolare l’interesse e il piacere
  • Psicoeducazione per comprendere il funzionamento dell’ansia e della depressione
  • Ristrutturazione cognitiva per cambiare i pensieri disfunzionali

💊 Farmaci

In alcuni casi possono essere prescritti:

  • Antidepressivi serotoninergici come fluoxetina o sertralina
  • Ansiolitici come le benzodiazepine (alprazolam) o il buspirone
  • Farmaci combinati che agiscono su più sistemi neurochimici

Prognosi: si può guarire?

Con un trattamento adeguato e precoce, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita e ridurre il rischio che il disturbo evolva in forme più gravi. Tuttavia, è importante sapere che ansia e depressione possono alternarsi nel tempo, e per questo è utile mantenere una buona rete di supporto e continuare il percorso terapeutico anche nei momenti di apparente benessere.

Il disturbo ansioso depressivo misto è una condizione reale, complessa e spesso sottovalutata. Richiede attenzione, ascolto e interventi mirati, anche se non sempre viene riconosciuto dai manuali diagnostici. Ma soprattutto, non va affrontato da soli: con il giusto supporto, è possibile ritrovare l’equilibrio e il benessere psicologico.

Foto di Joshua Earle su Unsplash